Censis-Eudaimon: VII Rapporto “Il welfare aziendale e la sfida dei nuovi valori del lavoro”

Censis-Eudaimon: VII Rapporto “Il welfare aziendale e la sfida dei nuovi valori del lavoro”



Il welfare aziendale può diventare un rimedio al rifiuto del lavoro.

Nel nostro Paese, più di due lavoratrici/lavoratori su tre (67,7%) vorrebbe lavorare di meno. Questo è uno dei dati più interessanti che emerge dalla settima edizione del rapporto sul welfare aziendale elaborato da Censis ed Eudaimon, quest’anno intitolato “Il welfare aziendale e la sfida dei nuovi valori del lavoro”.  Dal documento, presentato il 21 febbraio al palazzo della Minerva a Roma, si evince che, in modo intercategoriale, le persone desiderano in futuro ridurre il tempo dedicato al lavoro.

Infatti, il 68,4% dei dirigenti, il 71,2% degli impiegati, il 68,4% degli operai, si sentono in sintonia con questa prospettiva. Inoltre, il fenomeno è condiviso trasversalmente tra tutte le generazioni: meno ore di lavoro sono volute dal 65,5% dei giovani, dal 66,9% degli adulti e dal 69,6% degli over 50. Ma un dato molto rilevante riguarda quegli occupati (il 30,5%) che dichiarano di impegnarsi nel lavoro solamente lo stretto necessario, rifiutando di svolgere straordinari, o di rispondere a mail o telefonate fuori dall’orario di lavoro.

È in atto, secondo il rapporto, una “transizione socio-culturale decisiva”, dove “il lavoro non è più l’attività di vita per eccellenza intorno alla quale tutto il resto deve strutturarsi”.

Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link.

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