Firmato il documento congiunto dalle Associazioni di Categoria: Per una giusta transizione
Sono 11 le associazioni che hanno redatto il documento con il coordinamento congiunto di Impronta Etica, Fondazione Sodalitas e CSR Manager Network.
Nel mentre il Governo si accinge a redigere il “Recovery and resilience plan” italiano e la transizione ecologica, grazie anche alla determinazione della Commissione Europea, si impone, con il rilievo che merita, nelle agende di tutte le Istituzioni coinvolte, le Associazioni di imprese aderenti all’ASviS e sottoscrittrici del “Patto di Milano”, nel riconfermare gli impegni in tema di sostenibilità assunti, hanno ritenuto utile sottoporre al decisore politico e ai partner sociali il loro punto di vista in merito alle condizioni indispensabili perché la transizione possa essere condotta con equità e concludersi con successo.
Alleanza delle Cooperative Italiane, Confagricoltura, Confartigianato Imprese, CIA-Agricoltori Italiani, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA), Confcommercio, Confindustria, Federazione Banche Assicurazioni e Finanza (FEBAF), Federteziario, Unioncamere, Utilitalia: sono 11 le associazioni che lavorano insieme da vari mesi con il coordinamento congiunto di Impronta Etica, Fondazione Sodalitas e CSR Manager Network, all’interno di un percorso di scambio e confronto sui temi della sostenibilità nel mondo delle imprese organizzato dall’ASviS.
Le 11 Associazione sono unanimemente convinte che la transizione, per quanto ineludibile, potrà essere portata a compimento positivamente solo se sarà accettata dalle fasce più deboli della popolazione e da coloro (lavoratori ed imprese), che ne subiranno l’eventuale impatto, e che sarà accettata solo se sarà percepita come eticamente e socialmente equa. Nello stesso tempo ritengono che la transizione ecologica presenti enormi opportunità di sviluppo e di crescita, che il Paese dovrà essere pronto a cogliere. Sulla base di queste convinzioni, ne è scaturito un documento nel quale si propone al Governo un’agenda contenente undici punti, dalla realizzazione dei quali dipenderà il successo della transizione e la possibilità per il Paese di uscire dalla crisi più forte, più competitivo e più resiliente.
È possibile scaricare il documento “Per una giusta transizione” a questo link.