Il World Economic Forum di Davos 2025 si è concentrato attorno a discussioni “Collaboration for the Intelligent Age” coinvolgendo più di 50 capi di Stato e leader di vari settori che si sono confrontati sui temi caldi del presente cercando risposte concrete alle sfide più urgenti.
In un contesto geopolitico sempre più complesso, l’intelligenza artificiale è emersa come il tema centrale nel dibattito sul futuro dell’industria e del lavoro. Secondo gli esperti, infatti l’attuale paradigma dell’intelligenza artificiale potrebbe essere superato in meno di cinque anni, con nuove architetture capaci di ridefinire il settore con impatti rilevanti su tutti i settori economici.
Il cambiamento climatico è stato uno dei temi più caldi che ha visto la contrapposizione tra leader che intendono mettere in atto strategie per accelerare la transizione energetica e la scelta di Trump di rilanciare il ruolo delle fonti fossili con il concetto di “clean coal”.
Infine, il tema dell’inclusione ha attraversato l’intero forum, con un focus particolare sulla parità di genere. Diversi interventi hanno sottolineato come investire nella parità di genere porti benefici tangibili alla crescita economica, mentre il dibattito si è allargato all’educazione digitale per le nuove generazioni e alla necessità di intervenire per preservare il ruolo dell’uomo in un contesto in cui l’IA diventa sempre più pervasiva.
Il Forum di Davos di quest’anno ha quindi evidenziato non solo le sfide ma anche le opportunità del contesto attuale con la consapevolezza che la direzione presa nel breve termine potrebbe determinare il futuro per gli anni a venire.
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